Là dove c'è urla il signore guarda, gozzoviglia e ride.
Del bisognoso non si cura, solo dell'aggressore;
con questi si confonde e nel suo oro dorme, le tasche son fide
consigliere mentre un canto si erge con furore.
E' il canto di chi urla, degli oppressi,
il canto futuro di quegli stessi
il cui dolore è insorto.
Gioisci popolo...
«...Il Re è morto.»