Komamura Sajin

Capitano Della 7° Divisione

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    Komamura Sajin (左陣 村) è uno dei personaggi della serie manga e anime Bleach di Tite Kubo.

    E' il capitano della 7° Divisione del Gotei 13. Il suo tenente è Tetsuzaemon Iba.

    Aspetto e personalità
    Komamura è un personaggio estremamente massiccio a differenza di tutti gli altri capitani. Dalla sua prima apparizione porta sempre un elmetto che nasconde la sua vera identità, forse lo indossa per non spaventare gli altri per il suo vero aspetto. Nel corso della serie perderà il copricapo rivelandoci chi sia in realtà. Fedele ai suoi principi e al generale Shigekuni Yamamoto-Genryūsai che l'aveva accettato come comandante nonostante il suo aspetto. Sembra riuscire a comprendere perfettamente l'intento dei suoi sottposti, riuscendo quasi a leggere nel pensiero, ma la sua abilità non vale proprio per il suo amico più fidato, Tosen, da cui si sentirà tradito e offeso.

    Il vero aspetto
    Dal numero 17 dell'edizione italiana del manga si scopre che in realtà Sajin ha l'aspetto di una grossa volpe, per questo copriva completamente il proprio corpo. Finora non si comprende se sia nato in tal modo.

    Una dura decisione
    Durante la saga della Soul Society, quando gli shinigami, si dividono fra chi vuole salvare Rukia Kuchiki dalla condanna a morte che gli pende sopra, e chi invece fedele alle regole ne vuole la morte, egli dopo aver riflettutto sul da farsi decide di essere fedele al suo generale, il capitano della prima divisione. Combatte contro Kenpachi Zaraki, che invece voleva spezzare le regole. In aiuto del fidato amico si schiera anche il capitano della nona divisione Kaname Tōsen, mentre i loro subordinati duellano contro Ikkaku Madarame e Yumichika Ayasegawa. Anche se i due combattono bene in coppia non riescono a ferire seriamente il loro avversario e Kenpachi riesce anche a sconfiggere il bankai di Tōsen. Quando il suo compagno sta per essere ucciso interviene quasi bloccando entrambe le armi, quasi perché nello scontro la spada del capitano della undicesima divisione gli distrugge il copricapo, rivelandoci per la prima volta il suo vero aspetto. Komamura combatte contro di lui usando il proprio bankai, attirando l’interesse dell’avversario gli promette una sfida all’ultimo sangue, le sue preferite.

    « Inizia Kenpachi Zaraki! Lo scontro mortale…che ti piace tanto! »
    (Sajin Komamura dopo aver invocato il suo bankai)

    Il tradimento subìto
    Molto amico di Tōsen fin dai tempi dell’accademia, ben conoscendo il forte senso di giustizia di quest’ultimo rimane scioccato quando scopre il suo tradimento.

    Subito va affrontare la causa di tanto dolore, incontrando Sōsuke Aizen, che aveva simulato la propria morte. Infuriato combatte contro di lui senza pensare, diventando facile vittima della trappola miraggio del capitano della quinta divisione, venendo sconfitto con l’uso di una particolare tecnica chiamata “bara nera”.

    Più tardi decide che sarà lui, con le sue proprie mani a risvegliare il suo vecchio amico.

    Battaglia nella falsa Karakura
    Komamura interviene per aiutare Ikkaku Madarame, in difficoltà contro l'Arrancar Po. Il Capitano sferra un potente pugno sul viso all'avversario, facendolo volare per qualche metro. Subito dopo l'Arrancar si rialza, dimostrandosi addirittura più alto di Komamura, e gli rende il pugno. Come ci è dato di vedere, il Capitano viene scaraventato via con una forza tale da percorrere un lungo tratto di strada, distruggendo tutto ciò contro cui si schianta. Komamura, però, si rivela per quello che è, ovvero un potente avversario: infatti, rilascia il bankai e sconfigge definitivamente Po in stato di rilascio. Sentendo parlare Iba e Ikkaku del bankai di quest'ultimo, fa finta di non aver sentito, dicendo: "Rilassati, oggi non ci sento tanto bene."

    Zanpakutō
    La sua Zanpakutō si chiama Tenken (letteralmente “punizione divina”). Quando viene attivato lo shikai, Tenken crea vari parti di un corpo gigantesco che simulano i movimenti del capitano. Ad esempio quando nella sfida muove la sua spada per attaccare Zaraki, un gigantesco braccio con una spada ben stretta appare ed effettua lo stesso movimento.

    Il suo bankai si chiama Kokujō Tangen Myō'ō, (letteralmente "punizione divina della corda nera del re illuminato") attivandolo invoca il colossale gigante.

    La parola Kokujō Tangen Myō'ō è formata da:

    Kokujō = "corde nere" riferimento all'omonimo girone dell'inferno buddista, in cui i corpi dei peccatori vengono squartati con del metallo incadescente.
    Tangen = "punizione divina".
    Myō'ō = "re illuminato", titolo conferito ad una categoria di spaventosi guerrieri.

    Curiosità
    È l'unico shinigami ad avere le sembianze di un animale. Yoruichi Shihōin a differenza di lui può decidere quando vuole di avere sembianze umane.
     
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