[E3 2009] Torna il Comandante Supremo

Il seguito di Supreme Commander si mostra all'E3.

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  1. Riku97
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    Circa un paio di anni fa il mercato degli strategici in tempo reale vide la nascita di un nuovo e rivoluzionario progetto, dotato di una concezione "strategica" davvero fuori dal comune. Supreme Commander, questo il suo nome, seppe effettivamente distinguersi per una realizzazione di altissima qualità, tanto a livello di gameplay tanto a livello tecnico. Quest'ultimo aspetto, in particolare, fu al centro dei moltissimi video rilasciati dagli sviluppatori, con l'intenzione di mostrare una rivoluzionaria concezione del campo di battaglia, divenuto con Supreme Commander veramente "totale".


    In azione, una seconda volta
    L'idea di poter vedere all'opera Supreme Commander 2 era quindi decisamente elettrizzante, anche se in tutta onestà la presentazione del gioco non si è poi rivelata particolarmente appagante. In parte perché il gioco si trova ancora in una fase di sviluppo abbastanza prematura (e quindi non ci è stato possibile osservare più di quel tanto), in parte perché le novità per ora mostrate in questo secondo capitolo ci sono sembrate interessanti ma tutt'altro che eclatanti.
    Per quanto ci è stato riferito dagli sviluppatori, la trama andrà a ricoprire anche in questo caso un ruolo di primaria importanza. Già nel primo episodio avevamo apprezzato una narrazione di un certo spessore, non senza qualche colpo di scena e, tutto sommato, in grado di dare un senso alle continue missioni sul campo. Il secondo capitolo dovrebbe proseguire (e possibilmente migliorare) questa linea di condotta, se è vero che fin dalle prime fasi dello sviluppo parecchie energie sono state spese proprio nella stesura di dialoghi, trama e quant'altro possa servire a costruire un background narrativo solido e intrigante.


    Un capolavoro tecnico?
    Supreme Commander è ricordato anche per la sua sensazionale componente estetica e questo seguito non fa certo rimpiangere quanto visto in precedenza, anzi. A dirla tutta, fin dal primo momento in cui l'abbiamo visto in azione, la sensazione è stata quella di trovarci davanti a un gioco che, almeno graficamente, si posiziona una spanna sopra il predecessore, offrendo un impatto visivo ancora più spettacolare, ricco di dettagli e ben più profondo per quel che riguarda l'uso della palette di colori.
    Tornano in questo senso tonalità di colore decise e molto particolari per distinguere le tre fazioni in lotta, così come torna (per la nostra gioia) il design assolutamente singolare di molte delle unità di gioco presenti, dal tratto caratteristico e in certi casi persino "raffinate" nella commistione di design e colorazione. Altra gradita conferma è poi la possibilità, inalterata, di utilizzare lo zoom per avvicinarsi e allontanarsi mostruosamente dal terreno di gioco, feature semplicemente unica che sarebbe stato un delitto rimuovere o anche solo ridimensionare.
    Queste le buone notizie, cui si devono però necessariamente affiancare alcune osservazioni critiche: innanzitutto il livello di gioco, evidentemente un livello di prova costruito ad hoc per la presentazione, aveva dimensioni piuttosto limitate. Il fatto di per sé non costituisce un problema vero e proprio, problema che è piuttosto da ricercare nel fatto che, pur in un ambiente di modeste dimensioni - e con un numero di unita relativamente limitato da gesite, il motore di gioco faticasse vistosamente nel gestire la situazione, incespicando in vistosi scatti che andavano a turbare la fluidità del tutto.


    Un gameplay rifinito
    Alcune interessanti modifiche sono poi state fatte anche al sistema di gioco, e specialmente nell'andare a rivedere l'ambito degli scontri bellici. In quanto a questo, in primo luogo bisogna segnalare come, ora, alcune unità possano essere potenziate progressivamente, e successivamente alla loro produzione. Per riportare l'esempio mostratoci, un semplice tank può essere equipaggiato con una seconda e magari una terza bocca da fuoco, triplicando di fatto l'efficienza del mezzo stesso.
    Il discorso può essere poi esteso alla multifunzionalità dell'unità stessa: al di là dell'aumento di potenza intrinseco, può essere montata una torretta antiaerea sempre sul tank di cui sopra, in modo tale da renderlo efficace anche contro i mezzi volanti, magari a sorpresa contro un nemico che pensa di coglierci impreparati.
    Ulteriore modifica è poi quella fatta sugli ACU, ovvero l'alter-ego del giocatore stesso. Se nel primo capitolo spesso l'ACU finiva per essere trincerato all'interno della base per evitare che fosse distrutto (il che avrebbe decretato la fine della partita), ora tale mezzo è stato reso più potente e versatile, così che possa essere utilizzato più spesso in battaglia e in maniera più attiva.


    Il tempo dell'attesa
    Quanto visto e sentito su Supreme Commander 2 non è stato certo deludente: nuove idee si aggiungono ad un gioco già solido, e il comparto tecnico ne esce anch'esso ulteriormente rifinito. Certo è che quanto abbiamo potuto vedere concretamente è stata poca cosa, praticamente nulla al di là di una stringata demo "tecnica". Speriamo quindi di avere al più presto l'occasione di avere qualche informazione aggiuntiva, ad esempio circa le innovazioni riguardanti l'interfaccia di gioco, o magari qualche delucidazione in più sul motore grafico, per ora apparso davvero affaticato dalla mole di lavoro da gestire. Tutti punti interrogativi che già ci siamo annotati, e su cui non mancheremo di tornare appena ci sarà possibile.
     
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0 replies since 8/6/2009, 13:21   74 views
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